domenica 21 marzo 2010

OLTRE


Una volta guardando un film mi sono imbattuta in una citazione di Marcel Proust che tradotta in italiano (non ho idea di come si scriva in francese) recita più o meno così : "L'unico vero viaggio verso la scopertà non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi ma, nell'avere nuovi occhi". Non c'è che dire Proust aveva proprio ragione!Insomma mi capita di incontrare persone che hanno viaggiato per una vita ma che non sanno nulla, persone colte che hanno studiato per tanto tempo e che messe di fronte a situazioni in cui la testa non aiuta sono perdute. Che senso a viaggiare, vivere oltre ogni limite la vita se dentro si è completamente aridi? Non c'è niente, e dico niente che possa arricchire il nostro essere noi stessi. Il nostro io non si compra e non si vende, non si conquista, al massimo si fortifica. Nasciamo con quello che siamo, e muoriamo con quello che abbiamo saputo farne. Perchè possiamo essere aiutati, portati verso la conoscenza, indirizzati verso qualcosa che non conosciamo, ma certe cose non possono essere apprese dai libri, e neanche dalle parole di quello che potrebbe essere il saggio più grande del mondo. Come il modo di vedere le cose. C'è chi si fermerà sempre all'apparenza, chi crederà di andare oltre, chi oltre c'è sempre stato. Ed è proprio di quelle persone che io voglio parlare ora. Di quella gente che in mezzo a tante persone, staccano la testa e viaggiano. Di quelli che hanno sempre la testa fra le nuvole, di quelle che guardano il mare d'inverno e non vedono acqua ma emozioni che si concentrano in onde alte e spruzzi bianchi. Di chi sà riconoscere i profumi e non parlo di quelli imbottigliati, di chi legge e riflette, chi si pone domande, di chi le domande se le scorda perchè ne ha subito altre pronte. Chi non si ferma mai, chi non si arrende al mondo, chi chiude gli occhi e non è più lì dove si trova.

Corre, corre, corre sempre la mia mente e non posso fare nulla per fermarla. Solo a volte mi accosto al ciglio della strada per riprendere fiato, ma non sono mai felice quando lo faccio, guardo indietro come a sfuggire alla consuetudine che mi vorrebbe sua. Poi riparto e quando lo faccio indosso sempre un sorriso.

2 commenti:

  1. Che bello questo post! Mi ci sono ritrovata moltissimo. Ed io sono una di quelle persone che hanno sempre la testa fra le nuvole, che guardano il mare d' inverno e non vedono acqua ma emozioni!

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