sabato 1 agosto 2009

Rifessioni e strane metafore

Sabato 1 agosto 2009
Mancano esattamente 19 giorni al mio compleanno e il regalo più bello sarebbe riuscire ad andare al concerto con chi sò io. E mi chiedo come si fà a dire ad una persona che si ha un disperato bisogno di lei?
-"Ho un disperato bisogno di te". Semplici parole che fanno capire tutto il concetto eppure nella mia mente contorta è incocepibile pronunciarle. E se mai ci riuscissi basterebbero? Non sò.
Ma se mai accettasse, per un giorno io sarei felice oltre ogni modo. Mi lascerei andare, non come le solite serate vuote in cui non mi diverto ma soffoco, e dimenticherei il mondo. Ma il problema non è cosa dirle ma come farlo. Il cuore mi batte esageratamente già quando premo i tasti del telefono e quando sento il suo Ciao allegro le parole si fermano e dico cose scontate, quando potrei fare di meglio. Vorrei possedere la noncuranza di alcune persone in alcuni momenti.
Mi scoppia la testa e mi sento strana. Un contenitore pieno d'amore, all'inizio è piacevole ma quando comincia a premere contro le pareti tira e fà male. Giureri a volte di sentirmi scoppiare, urlare forse mi libererebbe, ma sarebbe troppo sentita come liberazione e potrebbe preoccuparsi molta gente quindi meglio se lascio perdere.
Che palle. Sono così stufa di me stessa che vorrei lasciarmi, ma è impossibile perchè sono io non posso lasciare me stessa!

1 commento:

  1. Quello che si sente va espresso altrimenti si impazzisce, scriverlo su un blog può aiutare, ma non più di tanto, un sentimento deve colpire il proprio destinatario altrimenti rimane là, che continua a scalpitare, non lo si frega così facilmente.
    E' energia, va trasformata, altrimenti si accumula...
    Cosa ti impedisce di farlo? Non c'è un come...lasciati guidare da quello senti, sai appena trova la via d'uscita fa tutto da solo.

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